Prefazione (di John Zerzan)



Enrico Manicardi ci ha offerto un libro di grande importanza. È, per quanto ne so, il più completo trattato di critica alla civilizzazione scritta in qualsiasi lingua. In Italia “Liberi dalla civiltà” si aggiunge ai lavori di studiosi e scrittori come Stefano Boni e Alberto Prunetti. Questo libro è un’approfondita introduzione a un nuovo movimento e spiega perché un numero crescente di persone stiano mettendo in discussione lo stesso concetto di civiltà.
Il tono che Enrico ha usato nello scrivere questo saggio, che trovo emozionante, è una sua ulteriore forza. A partire dal prologo, esprime che cosa voglia dire e come ci si senta a vivere dentro la civiltà. Questo mi ricorda il meglio del lavoro di Derrick Jensen. Sono profondamente colpito da questa combinazione di passione e analisi, e prevedo che molti lettori ne saranno ugualmente toccati.
Mentre la crisi si accentua, diffondendosi in ogni parte del nostro pianeta, replica la traiettoria anti-vita della forza civilizzatrice che addomestica, controlla e appiattisce. Al contempo, la realtà che si manifesta, sveglia il desiderio di una trasformazione radicale, di un cambiamento di paradigma. Di fronte a minacce intollerabili e nocive, ci prepariamo a nuovi modi di pensare. Questi nuovi modi di pensare devono essere abbastanza profondi e creativi da contrastare le forze distruttrici che ci stanno sovrastando. Sono incoraggiato dall’emergere di questi nuovi orientamenti e pensieri in molte nazioni – non riconosciuti ufficialmente, ma in rapido sviluppo, e trascendendo sia la Destra che la Sinistra.
La società di massa, la vita industrializzata, la fine della natura, la tecno-cultura… possiamo usare diversi concetti per descrivere questa sterile realtà. Si sta mettendo male. Molto male.
Siamo qui e avremmo bisogno di essere da un’altra parte.
LIBERI DALLA CIVILTÀ è una guida di inestimabile valore.

Grazie, Enrico!



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